13/10/2021, ore 17.00
Conferenza

Al tema riassunto nella formula Bello-non-bello è dedicato quest’anno il Seminario di Conversazioni di Estetica alla Fondazione Corrente, inaugurato nel 2002 per impulso di Fulvio Papi.
Il titolo di questo ciclo di conversazioni propone di pensare insieme bello e non bello. Il che significa assumere uno sguardo più ampio: liberare cioè l’estetica dalla riduzione al tema univoco di una definizione di che cosa sia la bellezza, e connetterla invece alla varietà e al dinamismo dell’esperienza delle forme estetico-artistiche, e ai vari percorsi fenomenologici che possono farci riconoscere quelle forme. Insieme significa considerare il bello, le sue “modificazioni” e la sua negazione, nel quadro mobile, storicamente variabile, dei valori estetico-artistici che di volta in volta si sono imposti.

Il primo appuntamento è il 13 ottobre, alle ore 17.00. con l’intervento di Tomaso Kemeny dal titolo Fight for Beauty!

Un pentalogo:
1. La Belllezza è una forma essenziale del sapere di cui cercare di capire segreti e magie.
2. Rifiutare l’idea dell’autonomia dell’arte. Rivalutare poesia e arte per la loro capacità di parlare del mondo e dei sui conflitti.
3. Liberare per militanza l’energia creativa del linguaggio simbolico.
4. Combattere il brutto come forma dell’arte e del comportamento.
5. Fare una poesia per l’energia che muove persone animali e cose, interpretandone il significato

Tomaso Kemeny (Budapest 1938), vive a Milano dal 1948. In qualità di anglista,
professore ordinario presso l’Università di Pavia, ha scritto libri, saggi e articoli sull’opera
di Ch.Marlowe, S.T.Coleridge, P.B. Shelley, Lord Byron, Lewis Carroll, Dylan Tho mas,
James Joyce e Ezra Pound. Ha pubblicato undici libri di poesia tra cui Il guanto del sicario
(1976), Il libro dell’Angelo (1991), La Transilvania liberata (2005), Poemetto gastronomico e altri
nutrimenti (2012), 107 incontri con la prosa e la poesia 2014). Boomerang (2018). Ha scritto
libri di poetica come L’arte di non morire (2000) e Dialogo sulla poesia (con Fulvio Papi,
1997); un romanzo Don Giovanni innamorato (1993); un testo drammatico La conquista della
scena e del mondo (1996). Con Cesare Viv iani ha organizzato i seminari sulla poesia degli
anni ’70 presso il Club Turati di Milano (1978 79). Tra le sue curatele La dicibilità del
sublime (con E.C. Ramusino, 1989), Le avventure della bellezza, 1988 2008 (2008) . E’ tra i
fondatori del movimento internazionale mitomodernista (1994) e del movimento
“Poetry and Discovery”(2016) nonché della Casa della poesia di Milano(2006). Tra i
pubblici riconoscimenti: il “Premio speciale per la traduzione Giuseppe Acerbi”(2006), il
“Montale fuori mura, alla car riera” (2015), Premio Genesi per la Carriera (2019)

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