Il secondo appuntamento del nuovo ciclo delle Conversazioni di estetica, a cura di Roberto Diodato, Elio Franzini, Fulvio Papi e Gabriele Scaramuzza, vede la partecipazione di Emilio Renzi con un intervento sulla figura di Annie Ernaux.
Annie Ernaux, docente e scrittrice, narra della propria vita, in campagna e infine nella banlieue parigina, dall’occupazione tedesca a oggi o quasi. Ma non usa mai la prima persona né nomi propri: è un’autobiografia? La Ernaux narra della sua terra, la Francia: ci sono De Gaulle il Maggio Sessantotto Mitterrand, se non tutto, molto. Ma non è un libro di storia. Gli anni è un libro che sfida i generi e li mischia e può farlo perché la Ernaux si è data uno stile letterario essenziale, per stacchi, una scrittura lucida, asciutta. A volte ci si chiede se ha usato una tastiera o una matita come quelle con cui i disegnatori sicuri di sé tracciano linee destinate a non subire ritocchi, correzioni.
Emilio Renzi ha studiato filosofia all’Università degli Studi di Milano e ha lavorato alla Casa editrice il Saggiatore e alla Olivetti, Direzione Relazioni Culturali.
Tra le sue pubblicazioni: Comunità concreta. Le opere e il pensiero di Adriano Olivetti (2008) ed Enzo Paci e Paul Ricoeur. In un dialogo e undici saggi (2010). Recentemente Persona. Una antropologia filosofica nell’età della globalizzazione (2015) e Scuola di Milano e editoria di cultura, in “MdE – Materiali di Estetica”, Terza Serie Online, (http://riviste.unimi.it/index.php/MdE/article/view/6724). È nei Comitati direttivi delle riviste di filosofia on line “Materiali di Estetica”, Milano, e “InCircolo”, Milano.