I musei del circuito Storie Milanesi, in occasione di Museo City – apertura straordinaria dei musei dal 3 al 5 marzo 2017 – lanciano una visita speciale che prevede lo scambio di un oggetto con un altro partner del circuito.
Fondazione Corrente ospita per l’occasione opere conservate presso Casa Lalla Romano e disegni inediti di Ernesto Treccani, documento del dialogo nel tempo fra i due pittori, poeti, intellettuali. Amicizia e condivisione nell’impegno culturale da quando Lalla Romano si è trasferita da Torino a Milano nel 1947. La frequentazione fra i due artisti è testimoniata da un fecondo scambio di idee, lettere, opere, conservate nelle rispettive Case e Archivi.
Fra queste tre grandi fogli di un calendario di Ernesto Treccani, con la riproduzione di acquarelli con animali: dal calendario, Lalla Romano aveva scelto i mesi di gennaio, febbraio e aprile e li aveva uniti insieme e collocati su un muro della cucina, proprio di fronte al posto dove sedeva ogni mattina per la prima colazione. Di tanto in tanto – testimonia Antonio Ria – si alzava e con un pennarello leggero ritoccava, ad esempio, l’occhio dell’asino: ritocco ben visibile ancora oggi. Era proprio un gesto di fraternità, di dialogo nel segno dell’arte: in «quel cammino oscuro che porta alla creazione e che caratterizza un’opera d’arte: una piccola palla calda con la quale giochiamo in infiniti passaggi», come aveva scritto Treccani in Appunti del nostro lavoro per il catalogo Lalla Romano pittrice (Einaudi 1993). E il gesto di Lalla era proprio nel segno di quegli «infiniti passaggi», ai quali continuava a unirsi.
Ernesto Treccani negli anni ottanta e novanta realizza diversi calendari per case editrici ed aziende tra cui Rizzoli, che ogni anno commissionava a noti pittori le illustrazioni di materiali grafici per i dipendenti. Per l’occasione Fondazione Corrente espone, in dialogo con le pagine provenienti da Casa Lalla Romano, un esempio di questa produzione, il calendario realizzato da Ernesto Treccani per Bayer Crop Science nel 2007, illustrato negli anni da pittori quali Cascella (1986), Guttuso (1987), Sassu (1988) Cantatore (1993), Schifano (1994), Migneco (1995).