Dal 16/05/2019 16.30
Conferenza

Ultimo appuntamento del Seminario dedicato al pensiero di Spinoza.  Giovedì 16 maggio alle  ore 16, 30 Giorgio Majer Gatti interviene con una relazione intitolata Il pensiero di Spinoza nell’Olanda del ‘600.

Storicizzare una filosofia significa necessariamente ridurre il pensiero alla storia? O è forse un modo possibile per provare a liberarsi dalle determinazioni storiche che ci costituiscono e che non mettiamo in discussione – come se andassero da sé – nel nostro affrontare una filosofia? Se rinunciamo – proprio come Spinoza fa con il testo sacro – alla liturgia della lettura e del commento dei testi che porta alla loro canonizzazione ed eternizzazione, nella vita di un filosofo, e nella filosofia che egli produce, non troviamo da una parte il «contesto» e dall’altra le sue idee, i suoi concetti o il suo sistema, espressi isolatamente nei testi. Troviamo una massa intricata di rapporti sociali che costituiscono una traiettoria relazionale, nella quale i testi, nella loro non-autosufficienza, assumono un’importanza decisiva per le nostre possibilità di comprensione delle specificità di una filosofia, senza tuttavia poterle bloccare astoricamente al loro interno: ebreo portoghese che abbandona l’attività commerciale paterna per intraprendere una vita filosofica; studioso autonomo espulso dalla comunità e inviso ai teologi; uomo capace di intessere relazioni di amicizia in ambienti sociali ostili; interlocutore disponibile e prudente in un contesto di relativa tolleranza e di grande diffidenza; filosofo dal grande ingegno metafisico che si sforza di sviluppare, allo stesso tempo e in modo complementare, concezioni politiche e sociali non intellettualistiche. Spinoza è una delle espressioni più interessanti e notevoli dell’Olanda del ‘600, posta in gioco che non smette di interessare e di attrarre: motivi in più per guardarsi dal costante rischio dell’imbalsamazione filosofica.

 

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