Conversazioni di estetica | Bellezza del Manifesto di Ventotene

Il 15 Novembre 1939, all’età di 42 anni e dopo aver scontato 9 anni di carcere Ernesto Rossi è trasferito al confino nella piccola isola di Ventotene. Rossi ha con sé cinque libri di studio che gli è stato permesso portare «previa accurata verifica». Nell’isola pontina Ernesto incontra altri due confinati dalla personalità eccezionale: Eugenio Colorni e Altiero Spinelli. Colorni era stato deportato a Ventotene all’inizio dell’anno; Spinelli vi era stato trasferito a luglio. Ernesto Rossi è il più anziano dei tre. Quando giunge a Ventotene ha da poco compiuto 42 anni, dieci più di Spinelli, dodici più di Colorni.Dal loro incontro nacque, di fronte all’orrore dell’infuriare della seconda guerra mondiale, l’appello probabilmente più noto per la costruzione di un’Europa libera e unita: il Manifesto di Ventotene.

Sabrina Peron si è laureata presso l’Università degli Studi di Milano in giurisprudenza nel 1991 ed in filosofia nel 2006 (con una tesi dal titolo: “Shoah: testimoniare l’indicibile”, relatore prof. L. Boella). Esercita la professione di avvocato ed è giornalista pubblicista. Ha pubblicato il libro “La diffamazione tramite mass-media” (Cedam 2006) e vari articoli in materia di diritti della persona e della personalità. Sugli stessi temi ha partecipato a vari convegni ed ha svolto alcune docenze a contratto presso l’Università degli Studi di Milano.
In ambito filosofico ha pubblicato alcuni saggi quali: Nell’ombra di Dio, in Materiali di Estetica, 5.2/2018; Prometeo o delle Rupe, in Materiali di Estetica, 4.2/2017; Democrazia e Giustizia: tra vecchi e nuovi autoritarismi, in Fenomenologia e Società, 3/2014.; Come un cane! il processo, la colpa, la vergogna, la sopravvivenza, in Law&Literature, 6/2013, Dante ad Auschwitz: la poetica di Dante nell’opera di Primo Levi, in Itinera 3/2012.